Il web mette a disposizione una enorme massa di dati (i “big data”) che bisogna però maneggiare con estrema cautela, soprattutto se l’uso che se ne fa è a scopi sociali. Ha fatto ad esempio notizia una start-up italiana, che ha elaborato un algoritmo per scandagliare il web alla ricerca di posti vacanti e che sostiene di avere trovato 1,4 milioni di posti vacanti solo in Italia. In Campania ce ne sarebbero oltre 70.000, che è una cifra enorme se si pensa alla realtà della Regione.
I nostri giovani talenti avranno trovato la soluzione al problema della disoccupazione italiana? Due “vecchi” ricercatori, abituati a lavorare con gli “hard data” pensano di no e sostengono che l’algoritmo abbia sovrastimato di 15:1 il numero di posti vacanti. A voi l’ardua sentenza. Ecco il link all’articolo che confuta l’algoritmo.
http://www.linkiesta.it/disoccupazione-posti-vacanti