BITCOIN? Ma anche no…

Qualche tempo fa ci eravamo chiesti come sarebbero cambiate le nostre abitudini in caso il contante fosse stato sostituito dalla moneta elettronica, intendendo con questa carte di credito, bancomat, bonifici etc.
Si pensava a come ormai la maggior parte dei nostri acquisti fosse scollegata dal denaro contante e questo ci faceva sentire al passo con i tempi.
Quando pero’ per la prima volta abbian sentito parlare di BITCOIN un senso di profonda ignoranza ci ha pervaso.
Ma come? Una nuova forma di moneta è nata e non ne sappiamo nulla?
Era quindi doveroso cercare di colmare questa lacuna.
Il bitcoin è sostanzialmente una moneta con un proprio valore. Attualmente 1 bitcoin vale circa 1000 dollari, considerato che ne valeva 13 ad inizio anno ci rendiamo facilmente conto il motivo per cui un po’ tutti (noi compresi) ora ne parlano.
Per avere un bitcoin ci sono due modi. Comprarlo oppure “crearlo”. Nel primo caso si versano ad es. 1000 dollari e si ottiene un bitcoin, nel secondo caso in sostanza si mette a disposizione il proprio computer che contribuisce insieme ad altri alla creazione di complicati codici crittografici che servono a validare le transazioni. Diciamo pure questa opzione è ristretta a chi in casa dei server con alta potenza di calcolo e non ha problemi di bolletta energetica.
Una volta ottenuto il bitcoin è possibile utilizzarlo per comprare qualsiasi bene e servizio (ovviamente il venditore deve accettare questa moneta). Vantaggi? Le transazioni sono praticamente anonime e rispetto a carta di credito/paypal i costi di negoziazione praticamente inesistenti.
Svantaggi? beh, innanzitutto l’altissima volatilità. E’ vero che da 13 dollari di inizio anno si è passati a 1000, ma un mese fa il bitcoin ne quotava 1200. Inoltre è attaccabile, nel senso i sistemi di sicurezza a difesa di questa moneta non sono infallibili (in Cina son già scomparsi bitcoin affidati ad un sito di gestione locale). La mancanza di tracciabilità puo’ inoltre catturare l’attenzione di chi deve riciclare denaro sporto o alimentare traffici illeciti.
A parte l’exploit del prezzo che ha attivato la curiosità tanti, ad oggi i bitcoin vengono utilizzati da c.a 800,000 utenti. A pensarci bene non sono tanti.
Inoltre esiste un limite massimo di 21 milioni alla quantità di bitcoin in circolazione (limite che sarà raggiunto nell 2040).
Restera’ quindi roba per pochi? Pochi o tanti non possiamo dirlo. Sappiamo pero’ che saranno rappresentati dagli idealisti che si battono contro la regolamentazione del denaro sotto qualsiasi forma, da chi vuole risparmiare sui costi di transazione , dagli speculatori (a vedere certi grafici un gestore di hedge fund potrebbe eccitarsi tipo Alvaro Vitali alla vista di Edwige Fenech) e dalla criminalità organizzata. Dato che i primi prima o poi si stancheranno delle’elevata volatilità, probabilmente la speranza è che resti un fenomeno limitato.

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