CANDY CRUSH PRONTA PER LA BORSA

La notizia era circolata parecchi mesi fa, ma oggi l’ha ripresa anche il FT: è pronto lo sbarco in Borsa di King, la società di software autrice di Candy Crush. Piccola nota di colore utile per stimolare l’orgoglio nazionale: il CEO di King è un italiano, Riccardo Zacconi. Ha lasciato l’Italia una ventina di anni fa, ma almeno è un segno che non siamo geneticamente inferiori a finlandesi e californiani: ce la possiamo fare anche senza dover passare per una pizzeria!

I numeri sono impressionanti: i ricavi sono pari a 1,8 mld di dollari, con un utile pre-tasse di 714 mln di dollari (50% delle revenues!). La progressione nel tempo è anch’essa impressionante, grazie al successo di Candy Crush su Facebook. Rispetto a Twitter che non fa un dollaro di utili neanche a spinta, questo conferma quanto avevamo detto circa il diverso potenziale della piattaforma Facebook rispetto a Twitter. Rimane vero che la chiave del successo di Candy Crush è comunque il “mobile”.

Quanto verrà valutata King? Beh, si parla di un P/E di 10 per tenere conto che si tratta di giochi elettronici, un settore ad alta competitività e soggetto a mode. E già così si arriverebbe ad una market cap di poco inferiore a quella del colosso Electronic Arts (8,7 mld) e quasi il doppio del povero (si fa per dire) Zynga (4,08 mld). Ma nulla esclude che i banksters si facciano ingolosire dalla situazione di mercato in bolla e i risparmiatori si comprino la storia della rivoluzione “mobile”. E che quindi King vada su su ad insidiare il campione, Activision (14,8 mld), facendo diventare il nostro Riccardo Zacconi uno degli italiani più ricchi di sempre.

PS la borsa in cui ci sarà la quotazione di King non è purtroppo quella di Milano. Noi dobbiamo accontentarci di banche, assicurazioni, …

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