E se Mario (Draghi) stesse bluffando?

E’ quello che si sono chiesti i mercati settimana scorsa quando in un paio di sedute si sono in pratica azzerati i guadagni da inizio anno. Giorni in cui si è rivisto il panico e ‎tutto iniziava ad andare a rotoli.

Ripercorriamo gli eventi. A settembre Super-Mario dice “non vi mettete contro di me, non vi conviene, ho in mano il carico (1.000 miliardi di euro pronti da spendere per acquistare tutto quello che circola sui mercati). Quando ci avete provato siete rimasti con il cerino in mano (il famoso whatever it takes).”

A ottobre a Napoli Mini-Mario dice che l’obiettivo e’ controllare l’inflazione a 5 anni… e i mercati iniziano a domandarsi “ma questo ci fa o ci e’?” e vanno in palla.
Dall’altra parte dell’oceano, qualcuno si chiede per quanto tempo gli USA potranno tollerare un dollaro forte se non vedono segnali di ripresa in Europa. Ci si mette pure qualche membro della FED a dire che si potrebbe rallentare con il tapering. Aggiungiamo la solita Grecia e qualche caso di Ebola et voila’ la frittata e’ fatta. Il VIX (indicatore di volatilita’ che misura la tensione sui mercati) raddoppia, passando da 12 a 26 e sui listini è il massacro.

E’ l’inizio della fine? Super-Mario dove sei? Alla fine qualche operatore con un briciolo di lucidita’ si fa una domanda semplice. Ma rispetto a settimana scorsa e’ cambiato qualcosa? E’ uscito per caso un dato macroeconomico che ci indica una chiara inversione (negativa) di tendenza? Le societa’ hanno lanciato dei profit warning? L’Europa e’ destinata inesorabilmente alla recessione prolungata? Ebola ci contagerà tutti?
Zero. Nulla di tutto questo. Al panico segue l’euforia e in due giorni si recupera una parte delle perdite.
I soliti pecoroni, quelli che due giorni prima pensavano alla fine del mondo, adesso pensano di avere tra le dita l’occasione della vita. Super-Mario questa volta non ha detto una parola. I mercati han fatto tutto da soli.
La vera partita Super-Mario la giocherà a novembre e questa volta non dovrà deludere. Ma vorra’ ancora giocare sull’effetto annuncio, senza dover tirar fuori il bazooka. Oddio, il bazooka ce l’ha, dipende molto se poi i tedeschi glielo fanno utilizzare. A loro interessa avere un euro debole che li aiuti nelle esportazioni ma sappiam bene che non possono avere la Merkel piena e la Yellen ubriaca.

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