di Emiliano Laruccia
Lo confesso. Non mi son perso neanche una puntata di Masterchef e non ho neanche resistito a the Apprentice. Ma ho capito che certi programmi dovrebbero essere banditi ad alcune categorie e io ricado in una di queste: i docenti.
Si, perche’ durante la discussione di una prova intermedia, ad uno studente un po’ imbarazzato nel non saper rispondere ad una domanda, mi è salito un istinto che fino ad ora non mi aveva mai sfiorato. Un misto tra la tirata d’orecchie alla Cracco e il “sei fuori” del Donald Trump nostrano.
Per fortuna mi sono stoppato in tempo, ho gentilmente chiesto al ragazzo di proseguire la discussione senza farlo inceppare ulteriormente.
Onestamente non pensavo che certi esempi (di certo non positivi) ti potessero condizionare cosi’ tanto e invece… Magari anche voi, nel vostro piccolo, forse inconsciamente, siete stati colpiti dalla sindrome di CraccoBriatore.
Vi e’ capitato di osservare con disappunto il piatto che vi e’ stato cucinato in casa e notare l’impiattamento scarsino e il gusto un pochino troppo acido? (quando fino all’anno scorso la stessa sbobba la divoravate direttamente dalla pentola).
Oppure entrando in un normalissimo bar di periferia vi siete chiesti per quale motivo eravate finiti al bar dei perdenti? (per chi si fosse perso the Apprentice, il bar dei perdenti è quello dove il boss manda in puzione le squadre che perdono la prova).
Ecco, se siete in questa situazione, le soluzioni son due. O iniziate una cura disintossicante inserendo il parental control su certe trasmissioni oppure trovate qualcuno che con un paio di ceffoni vi svegli dal “sciogno”.