La BCE non ha le mani “libere” come le altre banche centrali. Questo dipende dal fatto che in Europa ogni Stato ci tiene a mantenere la propria sovranità “fiscale” e quindi la BCE, essendo la “banca di tutti”, non può impegnare il proprio bilancio oltre certi limiti. Non è solo la Merkel a voler mantenere la propria sovranità. Anche Renzi stasera si accinge a varare una manovra di riduzione delle tasse che non potrebbe fare se in Italia comandassero i tedeschi o la Commissione Europea.
Eppure, la situazione economica in Europa è disastrosa e ci si attende dalla BCE un impegno maggiore nel combattere la disoccupazione, soprattutto perché il pericolo inflazione non c’è. Per questo si discute di quale siano le politiche più efficaci che la BCE dovrebbe perseguire per aiutare l’economia europea ad uscire dal fosso in cui è caduta.
L’articolo, che è qui linkato e che è stato pubblicato oggi su Lavoce.info, analizza le varie opzioni disponibili. E’ un po’ tecnico ma la sostanza è che “immettere più liquidità” nel sistema va bene se l’obiettivo è deprezzare l’euro. Ulteriori riduzioni dei tassi d’interesse non avrebbero lo stesso effetto positivo del deprezzamento del cambio.
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