LA RIPRESA IN UN MURALES

Per chi l’economia è abituato a leggerla nelle statistiche la tentazione è troppo forte. Sei in vacanza negli USA e vuoi capire davvero se dietro al dato del PIL in crescita nell’ultimo trimestre si sta nascondendo la ripresa vera, quella che porta il commerciante di turno ad incrementare il proprio giro di affari e a non chiudere, l’agente immobiliare riprendere a negoziare case, il tassista a non rimanere fermo per ore in aeroporto ad aspettare di caricare qualche turista. Di Americhe ne esistono tante, ognuna con una storia a se. Non è possibile generalizzare, ma la storia che vorremmo raccontare testimonia in maniera semplice un cambio di rotta. Siamo a Miami nel quartiere di Wynwood. Dopo una giornata passata in mezzo ai murales più belli al mondo, ci fermiamo in una piccola galleria d’arte con bar annesso. Il proprietario è un simpatico signore sui 50 anni di origini ispaniche. Chiacchera con noi in modo spontaneo, si vede che ha voglia di raccontare la sua storia. Tra un sorso di caffè e l’altro gli chiedo come sia cambiata la sua vita negli ultimi anni. Ci dice di essersi trasferito qui nel 2008, in piena crisi. Una delle tante vittime dei subprime, costretto a cambiar città in cerca di fortuna. Miami e’ una meta perfetta per chi ha voglia di ricostruirsi. Nel suo caso la scelta di Wynwood fu dettata da questioni economiche: era a basso costo. In quel periodo il quartiere era completamente deserto e vigeva il coprifuoco. Girare per strada al buio era pericoloso, una volta parcheggiata la macchina, di corsa ci si rifugiava in casa. Casa che nessuno voleva acquistare e il cui valore era precipitato. Era quello il punto di minimo, di li si poteva solo risalire o precipitare nell’abisso. In soli 4 anni e mezzo la trasformazione completa. Alcuni artisti eleggono Wynwood come punto di ritrovo, le autorità locali lasciano libertà di espressione reprimendo invece chi compie atti vandalici e il quartiere diventa il punto di riferimento della Street Art. Aprono i primi ristoranti locali e gallerie, diminuisce il tasso di criminalità e iniziano ad esser organizzate mostre che attirano artisti e turisti da tutto il mondo. Negli ultimi due anni la conferma. Il quartiere e’ ben frequentato e nel fine settimana diventa addirittura attrazione glamour (continuo seguirsi di avvistamenti di personaggi del jet set). Il valore degli immobili si impenna (la palazzina che al nostro amico avevano offerto a 40.000 usd nel 2008 ora e’ in vendita a 700.000). Sembra una favola ma é realtà. Nel quartiere è difficile trovare un taxi al volo e gentilmente il nostro amico ce ne chiama uno. Che arriva dopo un’ora abbondante: il 28 dicembre alle 17.00 non si trova un taxi libero neanche a piangere. Una realtà che spiega più dei dati dati sui payrolls quali siamo le potenzialita’ di ripresa e che forse ci mette in testa il tarlo del surriscaldamento. Ma a quello penseremo quando saremmo tornati al freddo inverno europeo e continueremo a seguire l’economia americana dagli schemi neri di Mr Bloomberg. Quella europea la vivremo nel quotidiano, nella speranza di poter raccontare storie simili a quelle dell’amico gallerista.

ZMG_20140105_Wynwood2

Share Button
Visited 92 times, 1 visit(s) today

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *