LA SVOLTA BUONA? Si in IRLANDA

di Emiliano Laruccia

Era da circa tre anni che mancavo da Dublino. Ricordo l’arrivo al terminal uno, piuttosto vecchio e piccolo e il tragitto in taxi dove dal finestrino vedevo una città che sembrava aver gettato la spugna. Il tassista si lamentava, diceva di far fatica ad arrivare alla fine del mese e stava pensando di trasferirsi altrove. Lo spread era ai massimi, il mercato immobiliare in piena crisi, il FMI e l’Unione europea erano intervenute a soccorso nell’aprile del 2010 e la tigre celtica era immobile a leccarsi le ferite.
In tre anni la trasformazione. Arrivo al terminal due, nuovo, moderno e tirato a lucido.
Salgo sul taxi dopo aver fatto un pò di fila (due anni prima la fila era quella dei tassisti in attesa di caricare qualcuno, tipo a Malpensa). Inizio la solita chiaccherata con il simpatico tassista irlandese (i tassisiti sono i miei leading indicators preferiti) chiedendo come vanno le cose.
Mi dice che il peggio è passato, e che negli ultimi mesi sta lavorando decentemente. Dal finestrino scorgo una città più curata di come la ricordavo. Arrivo nello stesso albergo che rispetto a due anni fa non solo è pieno ma ha aumentato le tariffe del 45%.
Fatico a trovare un ristorante per cena (quello che volevo provare era fully booked, di lunedi’ sera….). La mattina solita corsetta a St. Stephen’s Green, tornato lucido come un giardino zen.
Arrivo in ufficio, e davanti ad un caffè confesso ai colleghi il mio stupore per i cambiamenti che ho osservato.
Mi confermano che l’economia si sta riprendendo, i prezzi delle case son tornati a salire e addirittura i proprietari organizzano aste per assegnare gli appartamenti al migliore offerente. Da quando società come Linkedin e Facebook hanno aperto alcuni dei loro uffici a Dublino parte della diaspora di giovani che migravano all’estero cercando un lavoro si è allentata. Basta vedere il tasso di disoccupazione sceso dal 15% al 12.5%.
In ufficio vedo facce nuove. Mi dicono che è normale, il turnover è elevato e mediamente ogni 5 anni si cambia lavoro.
A questo punto possiamo analizzare le statistiche e i dati macroeconomici cercando conferme o smentite rispetto a quella che è l’esperienza da economista sul campo. Oggi il decennale irlandese è a 1.85% rispetto al 2.43% del BTP. Il PIL è in crescita (2.5% stima per 2014). Potremmo andare oltre nello snocciolare numeri e statistiche ma si offuscherebbe l’impressione a caldo. Solo fra qualche tempo sapremmo se le zampe della tigre celtica sono su un terreno stabile oppure nuovamente melmoso. Quello che è certo è che gli occhi sono quelli di chi vuole continuare a combattere, nonostante tutto.

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