Quante volte vi e’ capitato di leggere sulla bacheca di amici post in cui ci si scandalizzava di come facebook stesse violando la nostra privacy?
Era come sentire un concorrente del Grande Fratello lamentarsi perchè ripreso mentre si faceva la doccia…
Mettiamoci in testa una cosa: quando un prodotto ti viene offerto gratis TU sei il prodotto.
Caro Zuckerberg, mi dai la possibilità di far esplodere il mio EGO, di farmi i cavoli degli altri e di incontrare amici di cui avevo perso le tracce, ed io ti dico cosa mi piace, che lavoro faccio, con chi mi vedo, a chi scrivo e cosa scrivo, il mio umore, che impegni ho, etc etc e così tu ti costruisci un database che a confronto quello della NSA è la rubrica telefonica di un bambino di terza elementare. Ok, fino a qui ci sta. “Fair enough” come direbbero a Palo Alto.
Ma faccio fatica a capire per quale motivo da un giorno all’altro FB decida cosa mi piace e cosa no, cosa farmi vedere e cosa oscurare. Ebbene si, a partire dal 5 dicembre scorso FB ha introdotto un nuovo algoritmo per la visualizzazione dei post (EdgeRank). Fateci caso. Oggi i post non sono più riportati in ordine cronologico, ma sulla base di quello che FB determina “rilevante”.
Il ragionamento che FB fa è molto semplice. Oggi quando un utente apre il proprio profilo ha in media circa 1500 post da vedere, pertanto il Grande Fratello interviene e decide cosa filtrare e cosa metter in evidenza. Come fa? beh decifrare esattamente l’algoritmo è non è facile, ma qualche idea ce la si può fare.
Per ogni post viene assegnato un punteggio che dipende dal numero di commenti, condivisioni e like. I commenti pesano di più rispetto alle condivisioni e queste di più rispetto ai “like” ed in generale il loro valore diminuisce con il passare del tempo.
A questo punto la reazione più naturale per chi amministra una pagina è quella di chiamare a raccolta amici e parenti elemosinando engagement.
Se questo può funzionare su un profilo personale, non funziona su una fanpage, anzi. Le iterazioni che arrivano dagli amici degli amministratori, anzichè aumentare lo score lo possono diminuire.
Se però paghi, ecco che allora si ripristina magicamente l’ordine cronologico e quindi il tuo fan riacquista il diritto di veder il tuo post quando viene pubblicato.
Nel nostro piccolo abbiamo potuto verificare gli effetti di questo cambio. Premesso che i nostri post non sono assolutamente “pop” (per usar un eufemismo), siamo passati da una media di 300 reach (persone che leggono) a 100 nel giro di un paio di giorni.
Dato che il “reach” è di fatto il nostro compenso (eh si, dai confessatelo, pure voi godete quando vedete che il vostro post è stato letto, commentato e ha ricevuto qualche “like”) siamo caduti nella trappola e abbiamo cercato di coinvolgere qualche amico nella discussione. Risultato: siam passati ad una media di 70. E’ capitato addirittura che qualche amico ci scrivesse lamentandosi del fatto che non vedeva più i nostri post, che invece regolarmente pubblicavamo.
Alla fine ci siamo documentati e abbiamo scoperto l’arcano. Il tema del cambio dell’algoritmo di visualizzazione di FB è uno dei più discussi tra i blogger e SEO. Molti hanno deciso di chiudere la fan page, altri addirittura stanno portando FB in tribunale chiedendo risarcimento danni. Ma e’ una battaglia persa… Sarebbe però bello se, prima di alzare bandiera bianca, i nostri 300 spartani fan di Italian Coffee House riuscissero almeno una volta far saltar gli schemi. Basterebbe commentare questo post sulla nostra pagina facebook e vedere cosa succede. Che dite?