Lo shock di Renzi e il flop di Cottarelli

Avete presente la presentazione “shock” di Renzi? Bene, cancellate tutto perchè la spending review presentata oggi da Cottarelli è stata esattamente il contrario. Un flop non solo nei numeri, ma anche nella qualità degli interventi previsti. I numeri del 2014 sono deludenti: si parla di 3 mld. Numeri che invece esplodono nel 2015 e nel 2016. E già questo desta parecchi sospetti sulla loro veridicità.

Ma è soprattutto sulla qualità dei tagli che emerge la delusione. Nella spending review, Cottarelli ha inserito anche un prelievo sulle pensioni. Ma cosa c’entra il taglio delle pensioni con la spending review???? Perché non suggerisce anche il licenziamento degli stipendi dei dipendenti pubblici o la sospensione della tredicesima, così facciamo prima?

Ma vediamo le obiezioni.

In primo luogo, uno dei motivi per cui l’Italia non cresce è l’incertezza sul trattamento pensionistico di cui godremo in futuro. La pensione è fondamentale per determinare la spesa per consumi e le decisioni di risparmio, come Cottarelli dovrebbe sapere, visto che Modigliani, il padre della teoria del life-cycle, è stato per lungo tempo consigliere economico della Banca d’Italia. Dopo la riforma Fornero si potrebbe anche dare un messaggio di stabilità. Abbiamo bisogno di certezze sulle pensioni e non di terrorismo come fa Cottarelli.

In secondo luogo, colpire il 15% delle pensioni più elevate vuol dire colpire gli assegni dai 2.800 euro LORDI mensili in su (si veda la tabella excel sotto indicata). Stiamo parlando di fasce di pensionati sottoposti al blocco della rivalutazione anche solo per il recupero dell’inflazione. Stiamo parlando di una fascia di reddito di poco superiore al livello medio dello stipendio del pubblico impiego. E’ ingiusto chiedere a queste persone, che non hanno nulla a che vedere con i boiardi delle pensioni d’oro, un altro contributo.

Cosa intende proporre Cottarelli non ci è noto, ma per ottenere 2 mld di contributo alla spending review, bisognerebbe tagliare del 5% le pensioni LORDE oltre tale soglia. Per un assegno lordo di 2500 euro, si tratta di 125 euro al mese che su un reddito netto di 1700 euro circa corrispondono ad una sforbiciata di quasi il 10%!

Abbiamo bisogno di Cottarelli per fare così la spending review?

PS se volete toccare con mano i dati sulle pensioni italiane, abbiamo caricato la distribuzione delle pensioni (pubblicata lo scorso anno dall’INPS) nella sezione Laboratorio Excel del nostro sito web (vedi qui). E’ una tabella “preziosissima” per capire la vuotezza della retorica politica sulla consistenza delle pensioni d’oro

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