L’UCRAINA E IL PATTO MOLOTOV- RIBBENTROP

Oggi si vota in Crimea. La vicenda dell’Ucraina sembra assimigliare a quella della Polonia, quando nel 1939, Molotov e Ribbentrop firmarono un patto con cui Germania e Russia si spartirono la Polonia e il Baltico (vedi qui).

Che la politica estera dell’Europa sia un disastro è risaputo, ma nei confronti dell’Ucraina sono stati commessi errori imperdonabili. Il più grosso di tutti è stato quello di illudere gli ucraini che l’Europa potesse difenderli dalle mire del Cremlino. Errore madornale e criminale, perché l’Europa sa benissimo che per la Russia l’Ucraina è vitale (mentre per noi non lo è) e dovrebbe anche sapere che in politica estera è una nullità. E’ una nullità non perché siamo un Continente ricco ma decadente, senza volontà di combattere, etc etc. Queste sono stupidaggini. E’ una nullità perché nelle questioni di politica estera vale il principio della unanimità e perché non ha mai avuto e mai avrà un esercito proprio.

Gli Stati Uniti potrebbero fare molto di più, anche militarmente, ma non lo faranno. Come dicevamo, la Crimea, con la base navale di Sebastopoli, è vitale per la Russia. Se la Crimea passa alla Russia con il referendum di domenica, cambia qualcosa negli equilibri internazionali? Zero, la base era dei Russi prima e lo sarà anche dopo. Perché rischiare una guerra, calda o fredda che sia, per una questione di principio?

Allo stesso tempo, se le regioni russofone dell’Ucraina dovessero seguire la strada della Crimea, siamo sicuri che per gli USA e per l’Europa le cose cambierebbero in peggio? Una volta riappropriatesi delle zone russe dell’Ucraina, la Russia avrebbe raggiunto il suo obiettivo. Avrebbe l’accesso al Mar Nero, potrebbe far passare le pipeline per l’Europa senza dover sottostare alle incertezze di un paese instabile. L’Ucraina non-russa non sarebbe più così importante per la Russia e quindi Putin potrebbe anche accettare che questo pezzo dell’Ucraina finisca per gravitare nell’area dell’Unione europea.

Alla fine l’Ucraina farebbe la fine della Polonia nel 1939. Una metà alla Russia e l’altra metà all’Europa (ops sempre germano-centrica). Allora non finì proprio bene, perché di lì a pochi mesi scoppiò la seconda guerra mondiale. Ma adesso sarebbe completamente diverso. Per quale motivo, l’Europa e gli USA dovrebbero andare a liberare Sebastopoli dalle navi russe? Pensiamo forse che i cosacchi di Putin vogliano arrivare a bivaccare con i loro cavalli in San Pietro?

Peccheremo di troppo “realismo”, ma il destino dell’Ucraina ci sembra segnato e l’Occidente non può muovere un dito.

Share Button

Rispondi