MRS PESC, LA CRISI UCRAINA E IL TEOREMA DELLA ROVINA DELLO SCOMMETTITORE

Sui media tradizionali la situazione in Ucraina viene dipinta sempre con una chiara distinzione tra “buoni” (noi) e “cattivi” (i russi). Adesso, la Mogherini, nuova Mrs PEsc, con un’intervista al Corriere della Sera, introduce la distinzione anche tra “razionali” e “irrazionali”, e come al solito noi siamo i furbi e i russi gli stupidi.

Non vogliamo mettere in dubbio chi siano i buoni, anche se l’esperienza passata in altri teatri di “pace” non consentirebbe proprio di mettere la mano sul fuoco. Ma su chi siano gli smart e chi siano i fool in questa partita i dubbi ci sono, eccome.

Uno dei più antichi problemi di teoria dei giochi è noto come il “teorema della rovina del giocatore” (gambler’s ruin problem). Sostanzialmente stabilisce che in una sequenza di partite ai dadi (o in qualsiasi altro gioco probabilistico) vince sempre il giocatore che è disponibile o è in grado di alzare sempre di più la posta. Quindi, se io so che il mio avversario ha risorse largamente superiori alle mie è inutile che continui a puntare. Prima o poi dovrò lasciare il tavolo e a quel punto il mio avversario si approprierà di tutto quello che ho puntato fino ad allora.

In Ucraina più o meno sta succedendo lo stesso. Da un lato, abbiamo gli “occidentali” che impongono sanzioni economiche e dall’altro abbiamo i “russi” che ad ogni giro di sanzioni alzano la posta. L’ultima puntata è adesso la possibile richiesta di una stato indipendente nell’Ucraina russofona, Ma gli “occidentali” sono disponibili a mandare le loro truppe in Ucraina? La Russia le proprie truppe le ha già ai confini e secondo la Nato alcuni reparti sono già in territorio ucraino. Le truppe NATO dove sono? L’equilibrio delle forze in campo è completamente diverso da quella della ex-Yugoslavia, in primo luogo perché la Russia non è più quella di 20 anni fa e in secondo luogo perché nessuno (speriamo) vuole vedere ancora quelle tragedie.

In questo tipo di giochi, la via migliore rimane quella diplomatica e una diplomazia smart dovrebbe evitare di fornire ulteriori occasioni di rialzo della posta. Se la Sig.ra Mogherini pensa che le risposte di Putin alle sanzioni occidentali siano “irrazionali”, farebbe meglio a giocare qualche partita a scacchi … una volta alla FGCI c’erano dei corsi per i giovani compagni.

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