NON C’E’ DUE SENZA TRE???

E’ questa la domanda che alcuni di noi si son fatti quando hanno visto l’indice S&P toccare i nuovi massimi storici. Si, avete capito bene, massimi storici! Il livello attuale di 1750 non è MAI stato raggiunto. Che ingiustizia, quando la borsa crolla, titoloni cubitali tipo “Wall Street brucia mille miliardi!!!”, , quando invece tocca il nuovo record, giusto un trafiletto in una paginetta ai più ignota.

Certo che a veder il grafico vengono i brividi. Altre due volte si son toccati i massimi e… PATAPAM! Sono iniziate le crisi del 2001 prima e 2008 poi.

Quindi secondo noi il silenzio è dettato anche da una sana dose di scaramanzia. Ma una domanda a questo punto nasce spontanea. Dato che E. Fama ci dice che nel medio/lungo periodo il rendimento dei titoli azionari dovrebbe pagare per il rischio che si è sopportato, il livello raggiunto attualmente dall’S&P è alto? basso?

Per risponder abbiamo confrontato su un arco temporale di 40 anni l’indice S&P con un investimento in titoli obbligazionari americani a 10 anni (ipotesi di reinvestimento a scadenza) e con un investimento in mercato monetario (depositi)

Di sicuro rispetto all’investimento in depositi a breve il rischio dell’investimento azionario e obbligazionario è ben remunerato. Ma che investire in governativi a 10 anni e in azioni alla fine rendesse più o meno lo stesso merita qualche considerazione in più. Avanti, non siate timidi, il bar è aperto.

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