E’ ancora troppo presto per fare proiezioni sul deficit 2014, ma i dati sul debito pubblico rilasciati oggi da Banca d’Italia non lasciano presagire nulla di buono. Se infatti i dati del deficit possono essere facilmente manipolati (basti pensare nel 2013 alla differenza di 2% del PIL tra il dato di cassa elaborato da Bankit e quello per competenza elaborato da ISTAT), quelli del debito sono più “trasparenti”.
Guardando alla stagionalità del debito, in genere febbraio presenta il dato più basso, ma così evidentemente non è stato quest’anno dove febbraio ha superato gennaio. Dove potremmo arrivare a fine anno? E’ troppo presto per dirlo, ma immaginando che solo il 50% della manovra sull’IRPEF sia veramente coperta potremmo arrivare ad accumulare un deficit vicino o di poco superiore al 3% del PIL e quindi pari a circa 50 miliardi. Se a questi aggiungiamo i 60 mld di debiti pregressi delle PA che Renzi vuole pagare entro settembre, arriviamo ad un deficit per cassa pari a 110 mld (quasi il 7% del PIL). Per vostra conoscenza, nel 2013 il deficit per cassa è stato pari a quasi 80 mld contro i 45 mld di quello calcolato da ISTAT e valido ai fini UE. Se la stima di un debito pari a 2.200 mld a fine 2014 fosse vera, avremmo un rapporto debito/PIL pari a quasi il 138% del PIL. Very, very dangerous.