PROSPETTIVE DI MERCATO

Al termine di un difficile (l’ennesimo) anno, non tanto per le performance (positive per molti) quanto per la “fatigue” di mercati ancora in bilico tra incertezza e ripresa e con la sensazione che molto, troppo, delle buone notizie sia già scontato nei prezzi, l’amica Alexia, con cui abbiamo condiviso parecchi cicli di mercato, ci da una mano nel mettere in prospettiva le dinamiche più recenti e individuare i temi di maggiore interesse.

Due temi su tutti per i mercati “sviluppati”:

1. Federal Reserve (Fed) e Bank of England (BoE) stanno un passo avanti alla BCE nel ciclo dei tassi. Diciamo la Fed un passo e mezzo e la BoE uno solo. Al di la’ della Fed, di cui si e’ parlato anche troppo, pure la BoE dovrà cominciare a pensare alla “exit strategy”, soprattutto se continueremo a vedere dati migliori delle attese sul fronte disoccupazione, e a ragionare su come evitare il surriscaldamento dell’housing market, prima che riprenda il ciclo di rialzo dei tassi. In ogni caso, la BoE difficilmente alzerà i tassi (se non forse a fine 2015).

2. La BCE potrebbe avere bisogno di ulteriore “accommodation”. Il mercato, tempo fa’, si aspettava una nuova LTRO (operazione speciale di rifinanziamento a lungo termine), a gennaio. Ora questa possibilità non e’ per nulla scontata, ma resta in gioco, se necessaria. Potremmo vedere rinnovate spinte verso tassi negativi, ma solo se l’outlook economico per l’Europa peggiorasse (e non ce lo auguriamo).

Parlando di BCE e di cosa può fare di “eterodosso” per stimolare l’economia, arriviamo ad un tema da seguire con attenzione nel 2014 (e di cui si e’ parlato molto poco ultimamente): la Corte Costituzionale Tedesca e la sua delibera sull’OMT. La Corte Costituzionale Tedesca stava aspettando il perfezionarsi della coalizione di governo per uscire con la sua sentenza e ora manca poco. La decisione e’, da un lato, stata accantonata dai mercati come ininfluente, e forse pure e’ uscita dai radar screen degli investitori. Dall’altro, pero’ rappresenta ancora uno scoglio importante per assicurare l’indipendenza della BCE; indipendenza fondamentale non solo per l’OMT, ma anche per la necessaria Banking Union. Alla fine, non c’è da preoccuparsi troppo, ma, come spesso accade con tutti gli eventi che il mercato mette da parte, anche questo potrebbe creare un po’ di volatilità di breve termine.

Per finire (certamente non per rovinarvi la festa), parliamo di tasse, anzi, eufemisticamente, di politiche fiscali. Non scappate: questo e’ il pezzo di Natale, scritto da Babbo Natale in persona. Cosa pensereste se vi dicessi che:

1. L’Italia e’ praticamente numero 1 (in positivo) per sostenibilità del sistema pensionistico e sanitario (fonte Fondo Monetario Internazionale)

2. Gli Stati Uniti su questo fronte sono i peggiori al mondo

3. La tanto invidiata Spagna (hanno fatto la riforma del lavoro, lo so, lo so e noi in realta’ non proprio come loro), continua ad aumentare la spesa pubblica anziche’ abbassarla (come stiamo facendo noi, Irlanda, Portogallo e Grecia… siamo in buona compagnia).

4. L’Italia ha il migliore surplus primario (aggiustato per il ciclo)

5. L’Eurozona, in quanto a debito/GDP fa un bel figurone a livello internazionale

Dopo averli riletti, sara’ un po’ più Natale. Con un grosso caveat: nel 2015 la Ragioneria generale dello Stato prevede di spendere 99.8 mld in oneri per interessi sul debito pubblico. E mentre discutiamo di 4 mld di IMU in più o in meno, l’Irlanda paga il 3.40% sul proprio decennale… 0,70% meno di noi. L’Irlanda !

Ora, se il raffronto dell’Italia con gli altri paesi non e’ poi cosi’ negativo da un punto di vista finanziario, dovremmo pero’ assicurarci che la crescita ci sia, perché ogni anno, comunque sia, c’e’ una spesa per interessi che non possiamo permetterci di dimenticare. E lo potremo fare solo con riforme serie (giustizia e lavoro) veramente in grado di fare ripartire la macchina.

E se siete arrivati sino a qui… i miei migliori auguri …. come italiani, ce li meritiamo veramente!

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