Questa e’ l’Italia!

‎Malpensa 22:30 circa.
Non faccio in tempo a passare gli arrivi che la mia faccia stanca e la cravatta slacciata attirano l’attenzione di un paio di tassisti abusivi che si avvicinano sussurrandomi “taxi?”.
Rispondo “pago con carta di credito, va bene?” e loro imbarazzati scuotono la testa.
E’ tardi, non ho voglia di aspettare ancora il malpensa express, salgo sul primo taxi e inizio a chiacchierare. Racconto al tassista regolare la mia esperienza e lui nel giro di qualche minuto mi spiega la situazione.
A Malpensa ci sono tanti abusivi. Per lui sono tutti extracomunitari e meridionali, la mia personale esperienza conta un campione di circa 80% italiani (non saprei dire di quale provenienza) e 20% pakistani o cinesi.
Lo pungolo: “Mi scusi ma come reagite davanti a questa situazione? Voi aspettate qui per sei ore per caricare e questi sono li e vi fregano le corse”
“Guardi, non possiamo fare nulla. Una volta uno di noi si e’ spacciato per un cliente e ne ha portato uno ad una stazione di polizia. Una volta li i poliziotti hanno detto che non potevano fare nulla. Questo e ne e’ andato via e ci ha riso in faccia.
Questa e’ l’Italia!
Adesso ci soon anche gli indiani e i pakistani, conoscono tutti gli orari, si sono organizzati… per non parlare dei cinesi! ”

Bene, sono davanti ad un potenziale acquirente di felpe made in Salvini. Continua
“adesso mi viene da ridere con l’Expo. Se nessuno fa qualcosa siamo fregati”
Si ma cosa fare?
Opzione 1: colpirne uno per educarne 100. Della serie ne pigliano 3 o 4 a caso e li gonfiano come zampogne. Si ma chi si va a prendere un rischio del genere? Ci son le telecamere, e poi i colleghi sono brave persone non delinquenti da strapazzo.
Opzione 2: sciopero. Si finisce per fare il gioco degli abusivi
Opzione 3: rompere le balle alla polizia. Gia’ fatto, non funziona
Opzoine 4: aspettare che qualcuno combini un incidente, magari l`abusivo non e` assicurato e poi scoppia un bel casino
E quindi? Siamo sempre punto a capo.
Domando “Ma quelli che salgono sui taxi abusivi sanno quello che fanno (magari in buona fede pensano siano regolari) e anche quello che rischiano?”
Vedo il tassista perplesso.
A questo punto mi viene in mente il manifesto con il coccodrillo falso (simile al lacoste originale) che vedo sempre agli arrivi. E’ una campagna di comunicazione e sensibilizzazione contro i falsi. La butto li.
“E se agli arrivi ci fossero dei cartelloni che avvisano I passeggeri a diffidare degli abusivi?”
Silenzio. Dopo qualche secondo la testa iniza ad annuire. “Lo sa che non sarebbe male come idea!? Non ci costerebbe gran che e comunque voglio vedere chi se ci dicono no e per quale motivo.”
Continuiamo a discutere della cosa e l’idea prende sempre piu’ piede. Arriviamo a casa, pago e saluto. Magari l’idea restera’ chisa ra le portiere della Fiat Mulipla bianca, ma se per qualche motivo un giorno dovessi arrivare a Malpensa e vedere qualcosa del genere realizzarsi, beh ecco che allor sarei orgoglioso di dire “Questa, e’ l’Italia!

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