RE MOMO NON SARA’ MOLTO CONTENTO QUEST’ANNO

Povero Re Momo, domani inizia il Canevale di Rio e lui si risveglierà in un Brasile nel bel mezzo di una tempesta finanziaria, come non accadeva più da parecchi anni. Il Brasile, come molti altri paesi emergenti, è al centro delle preoccupazioni dei mercati finanziari, un po’ per colpe sue un po’ per colpa del rallentamento della Cina.

Si fa fatica a credere che solo 3 anni fa il ministro dell’Economia brasiliano evocava la currency war, imponendo una tassa sugli investimenti finanziari in Brasile per evitare che il real si apprezzasse troppo. Se andiamo a vedere cosa è successo negli ultimi due anni, il real ha perso quasi il 50% del suo valore nei confronti dell’euro. Solo rispetto al primo annuncio di Bernanke sull’inizio del tapering (eravamo a maggio del 2013) abbiamo registrato una svalutazione di circa il 25%.

Il fatto è che stanno venendo al pettine i nodi di un’economia drogata dal credito al consumo e dalla fame di materie prime della Cina. L’espansione monetaria della FED ha solo aggravato una situazione che era già disequilibrata. I tassi d’interesse sono stati tenuti per troppo tempo a livelli reali nulli o negativi, quando l’economia aveva chiaramente bisogno di un freno, soprattutto sul fronte del credito al consumo. La bilancia dei pagamenti nonostante la domanda di materie prime della Cina era andata in negativo ben prima che a Pechino iniziassero a tirare il freno.

Purtroppo, il governo brasiliano non ha accelerato sul fronte delle liberalizzazioni quando l’economia lo avrebbe facilmente consentito e adesso non è facile mettere mano alle riforme strutturali. A proposito, i turisti stranieri che visiteranno il paese per i Mondiali di Calcio questa estate e per le Olimpiadi tra due anni, si renderanno conto di cosa significa un mercato chiuso e uno liberalizzato. Quando e se vorranno spostarsi all’interno del paese usando l’aereo per loro sarà come una specie di flash back, quando qui da noi in Europa c’erano solo le compagnie di bandiera.

La situazione è quindi molto complicata. I Mondiali di calcio sono una bella vetrina, ma lo sono anche per i movimenti di protesta. Difficile vedere una soluzione semplice e a breve dei nodi strutturali che bloccano il paese.

 

PS se volete ottenere ed elaborare le serie storiche dei tassi di cambio in Excel (e non avete Bloomberg), abbiamo messo a disposizione un file (vedi qui) che consente di scaricare dal web i dati.

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