Se fossimo stati a Venezia 300 anni fa, il Commissario alla Spending Review Carlo Cottarelli avrebbe avuto un incarico simile ma dalla pronuncia più dolce: “Scansador alle spese superflue”.
Nell’Archivio di Stato di Venezia si legge «I tre Provveditori e Revisori sopra la scansazione e regolazione delle spese superflue […] dovevano sorvegliare sul funzionamento degli uffici di tutto lo Stato, proporre la soppressione degli inutili, il regolamento di quelli che si mostravano necessari e per questi la riduzione delle spese di esercizio »
La storia della lotta agli sprechi della spesa pubblica è antichissima e da sempre i risparmi previsti da tale lotta alimentano i sogni dei governi : “se tutti i 32 mld verranno utilizzati per ridurre le tasse sul lavoro si porterebbe la tassazione al livello medio nell’area dell’euro” ha dichiarato il nostro Cottarelli all’indomani della presentazione della Legge di Stabilità.
A differenza di Cottarelli, gli Scansadori avevano però un vantaggio: «Furono istituiti […] nel 1576 […], allo scopo di ridurre di numero le cariche del ministero, profittando della vacanza di molte di esse a causa della peste, e di ottenere economie di gestione negli uffici centrali e periferici e nell’esazione dei dazi, con particolare riguardo ai magistrati al sal, biave, governatori delle entrate e alle camere di Terraferma.»
I veneziani, che sono stati nel G7 molto più a lungo della nostra Repubblica, sapevano bene che per il settore pubblico la distruzione creatrice del mercato non ha mai funzionato. E, da gran mercanti quali erano, avevano sfruttato al volo l’unica arma in grado di sconfiggere la casta dei super-burocrati: la peste ! Con quale successo? Il fatto che gli scansadori rimasero fino al fatidico 1797 fa capire che anche la peste alla fine fallì.
PS Ironia della sorte, gli scansadori furono scansadi nel 1797 da Napoleone … chi di spada ferisce …