Oggi è uscito l’aggiornamento Bankit sui dati di finanza pubblica: a settembre si registra un deficit pubblico pari a 73 mld, circa il 4,7% del PIL. Mancano solo 3 mesi alla fine dell’anno e per centrare il 3% bisognerebbe scendere a 45 mld di euro, cioè realizzare un avanzo di quasi 30 mld di euro. Anche scomputando gli aiuti erogati a favore degli altri paesi europei, siamo ancora di quasi un punto di PIL lontani dall’obiettivo. Altro che seconda rata IMU, anticipi di imposta, …. Qui ci vuole ben altro. Prepariamoci ad assistere ad uno spettacolo di italica creatività. Rivedremo all’opera i Michelangelo della contabilità, quegli stessi che ci consentirono il miracolo del 1999.
NB nella figura è proiettato l’andamento del deficit/PIL nel 2013, dando per acquisito il dato di settembre e ipotizzando per il quarto trimestre la ripetizione semplice del pattern registrato in ciascuno degli anni dal 1997 al 2012. Se ripetessimo la performance del 1999, ad esempio, potremmo arrivare a 55 mld. Sottraendo i circa 10 mld di aiuti europei che l’Italia ha versato fino ad ora, riusciremmo a centrare per il rotto della cuffia l’obiettivo del 3%.