E anche stavolta il buon Draghi non ha deluso i mercati. Ci si aspettava un taglio tassi (quelli di riferimento son stati ridotti da 0.25% a 0.15%) ma questa volta il Mario nostrano è andato oltre.
E’ sulla parte di stimolo al credito alle imprese che ci sono le novità più importanti. La prima è che i tassi sui depositi sono stati portati sotto lo zero (-0.10%) i che dovrebbe spingere le banche a non lasciarli presso le casse di Francoforte. La seconda è che ci sono allo studio nuovi programmi di finanziamento a lungo termine destinati alle imprese non finanziarie. In particolare le prossime aste LTRO verranno subordinate alla concessione di credito da parte delle banche richiedenti l’accesso al programma di finanziamento. Inoltre sono allo studio acquisti di Asset Backed Securities, ossia titoli che hanno come sottostante prestiti concessi alle famiglie e alle imprese e che grazie l’acquisto da parte della BCE potrebbero spingere le banche a riprendere la normale attività di lending.
A questo dovrebbe aggiungersi la svalutazione dell’euro, dato che in modo abbastanza esplicito è stato detto che 1.40 è un livello che fa male all’economia europea.
I tedeschi storcono un po’ il naso dicendo che non si potrà continuare così all’infinito ma ammettono che in questo momento la situazione va raddrizzata, costi quel che costi. Nessuno può permettersi di cadere nella deflazione, non ci sarebbe nessun vincitore, solo vinti.
Adesso dalle parole dovremmo passare ai fatti. Le mosse sui tassi sono immediate ma per far riprendere la normale circolazione del credito sicuramente ci vorrà del tempo. Siamo nella direzione giusta ma c’è ancora tanto da fare.