E’ cosa nota che nel terzo millennio le guerre non solo si combattono sul campo ma anche sui monitor degli operatori finanziari.
L’escalation della crisi Ucraina con l’invasione della Crimea da parte della Russia ha portato il rublo a svalutarsi contro euro oltre il livello di 50 (record assoluto).
Nonostante la mossa della Banca Centrale russa di aumentare i tassi di 150 punti base (siamo oltre al 7%), la reazione su azioni e titoli di debito russi è stata violenta: spread in impennata e indice azionario russo (Micex) che perde oltre al 10%.
Forse era questo il trigger che i mercati aspettavano per quella che stiamo vedendo esser una consistente presa di profitto. Presto per dire se ci sarà contagio, di sicuro eventuali errori politici non passeranno inosservati.
Condivido la guerra finanziaria in atto