UN PARADOSSO: SACCOMANNI ALLIEVO DI DAVID RICARDO

Che i tecnocrati finiscano sempre per scadere nel rococò contabile non è certo una novità, ma questa volta al governo Letta sembra stiano superando ogni limite. Mi riferisco all’acconto di imposta.

L’acconto d’imposta è uno strumento usato largamente dai governi passati. E se usato cum grano salis non è neanche uno strumento malvagio. Sostanzialmente, l’idea è che se un’azienda rimane sul mercato anche l’anno prossimo dovrà pagare un certo ammontare di tasse e quindi lo Stato chiede un acconto. Fino a quando si rimane su % ragionevoli, va bene. Lo strumento dell’acconto è usato anche nel mondo delle transazioni commerciali private. Ma a quanto può ammontare un acconto ragionevole: 10% ? 30% ? massimo massimo 50%. In Italia non è così. Stando a quanto si legge sulla stampa sulle misure allo studio nella Legge di Stabilità, per alcuni soggetti (imprese, banche e assicurazioni) e per alcune imposte (Ires, Irap), l’acconto riguarda il 100% e con la nuova Legge si supererà la barriera del 100% (128% di acconto!). Non solo, adesso alle banche verrà chiesto un acconto del 100% dell’imposta sostitutiva sul risparmio amministrato, cioè su una tassa che dipende dal comportamento di un soggetto terzo rispetto alla banca, cioè dai risparmiatori.

L’acconto, quando supera certe percentuali (e di sicuro quando supera il 100%), è solo e soltanto una forma di prestito forzoso che lo Stato impone a certe categorie di operatori economici. Non viene conteggiato nel debito pubblico ufficiale, ma non è altro che la messa a nudo di che cosa sia il debito pubblico, ovvero la trasposizione temporale della tassazione. Magari, Saccomanni, da gran conoscitore della storia del pensiero economico, si è ricordato delle tesi di David Ricardo e ha voluto inviarci un messaggio.

Ecco allora che noi lo raccogliamo e avanziamo una proposta provocatoria. L’anticipo d’imposta dovrebbe essere esteso ai contribuenti privati. Sono sicuro che se quei cittadini che sono stati così contenti dell’abolizione dell’IMU si fossero ritrovati tra capo e collo un bell’anticipo di IRPEF, forse una tale stupidaggine non si sarebbe compiuta. E David Ricardo potrebbe finalmente essere fiero del Ministro Saccomanni.ZMG_20131125_sacco2

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