UN’ALTRA LEZIONE, QUESTA VOLTA DI DEMOCRAZIA E CIVILTA’, DALLA GERMANIA

C’è poco da fare. I tedeschi saranno anche “ottusi” come sostiene DeGrauwe, ma non è un caso se sono la locomotiva d’Europa e uno dei paesi più competitivi al mondo. La riprova la abbiamo avuta oggi con la conclusione delle trattative per la formazione della Grande Coalizione che sosterrà il nuovo Governo Merkel. Il confronto con l’Italia non potrebbe essere più impietoso.

In entrambi i paesi le elezioni non hanno conferito la maggioranza ad un partito. Ma in Italia abbiamo assistito ad uno psicodramma collettivo, culminato nel caos totale dell’elezione del Presidente della Repubblica. Dal caos è nato il governo Letta che, all’italiana, non si è premurato di definire né un programma specifico né un orizzonte temporale. A distanza di pochissimi mesi, ha già perso un pezzo importantissimo e questo, per un paradosso puramente italico, si trasforma in elemento di (relativa) forza. Qualcuno si ricorda che questa (cioè la precedente) maggioranza di governo voleva riformare buona parte della Costituzione?

In Germania, al contrario, si sono presi due mesi abbondanti per negoziare anticipatamente il patto di coalizione. Durante questi due mesi non c’è stato alcun dramma e nessuno ha gridato alla perdita di tempo in nome di una fantomatica emergenza. Alla fine CDU, CSU e SPD hanno raggiunto un accordo che abbraccia anche parecchi , i cui punti principali per quanto riguarda i risvolti di politica economica rilevanti anche nel dibattito italiano attuale sono i seguenti:

a) SALARIO MINIMO: 8,5 eur all’ora. Se consideriamo una giornata lavorativa di 8 ore e 22 giorni utili al mese, fa un salario minimo di quasi 1.500 euro al mese! Rispetto al minimo contrattuale di un metalmeccanico italiano, che appartiene già ad una categoria relativamente “tutelata”, siamo sopra del 30% circa. Qualche sindacato ha stimato che l’aumento interesserà il 17% della forza lavoro, impiegato soprattutto nel settore dei servizi e quindi non intaccherà la competitività dell’export tedesco. Può quindi essere interpretata come una manovra che viene incontro alle critiche mosse di recente alla Germania di non fare abbastanza per aumentare la domanda interna e, quindi, aiutare per questa via gli altri paesi della Periferia europea.

Se avete curiosità di conoscere il salario minimo orario in altri paesi (in Italia non esiste): Lussemburgo quasi 11; Francia 9.5; Belgio e Olanda circa 9; Irlanda poco più di 8.5 (…. e li stiamo anche aiutando); Spagna circa 4 e Portogallo 2.9.

b) EUROPA: viene ribadita la posizione favorevole alla banking union, ma limitatamente alla costituzione della vigilanza presso la BCE e alla definizione di un meccanismo omogeneo di risoluzione delle crisi bancarie. Qualora una banca dovesse fallire, la ricetta tedesca rimane quella oramai nota sotto il termine di “bail-in”, cioè vengono spazzati via gli azionisti, i creditori subordinati e se no basta, si passa ai creditori senior. Si salvano solo i piccoli correntisti. Qualora questo non fosse sufficiente interviene lo Stato (non l’Europa) con i propri soldi e nazionalizzando. L’unica concessione che la Germania fa è quella di consentire agli Stati in difficoltà di accedere all’ESM (ma solo fino ad un massimo cumulato per tutti di 60 mld) e di non conteggiare questi interventi nel calcolo del limite del 3%. Nessuna apertura invece ad una garanzia europea per il fondo di tutela dei depositanti. Se qualcuno crede ancora agli eurobond, questa è la dimostrazione lampante che perlomeno da qui ai prossimi 4 anni non si farà nulla.

Infine, una considerazione sul concetto di democrazia in Germania. Il testo del Patto di Coalizione sarà sottoposto all’approvazione del Comitato di partito (nel caso della CDU) e di tutti gli iscritti (nel caso della SPD). Gli iscritti della SPD potranno votare per email dal 6 al 12 dicembre. Ripeto se non è chiaro: voteranno per email. Anche in questo caso il confronto tra cugini è impietoso. Nel caso del PD le Primarie per rinnovare gli organi direttivi si stanno svolgendo su un periodo di tempo di quasi due mesi, con tre turni elettorali su tutto il territorio. Costi ??? Efficienza ??? Coinvolgimento ???
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